Tra le parole che Massimo Giuseppe Bossetti ha usato per fare delle ricerche su internet ci sono anche "tredicenni", "sesso", e altre particolarmente espliciti. E' quanto emerge dalle perizie effettuate sul computer del carpentiere di Mapello (Bergamo) in carcere da tre mesi perché accusato di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio nel novembre del 2010. Lui continua a proclamarsi innocente, anche se cominciano ad emergere alcune informazioni sull'interrogatorio avvenuti in carcere il 6 agosto, in cui ammette di aver guardato siti porno con sua moglie ma mai, ha precisato, con protagonisti dei minori.

Pubblico ministero (Pm): "Lei ha mai avuto fantasie sessuali che riguardano minori?"

Bossetti (B): "No, mai. Può essere che io e mia moglie abbiamo guardato dei siti porno, tipo YouPorn, questo sì. Ma video con minori, mai".

Pm: "Ma lei ha mai fatto ricerche su Google con oggetto 'sesso con tredicenni'?"

B: "No, mai".

In merito alla sua vita privata, i magistrati hanno fatto alcune domande:

Pm: "Lei sa che sua moglie aveva degli amanti?".

B: "E' impossibile, non ci credo. Siamo troppo legati io e lei, ci diciamo tutto".

Ecco invece cosa ha detto Bossetti sulla prova del dna:

B: "Dite che quel giorno non ero al cantiere, ma io posso solo dire che non ricordo quando me ne sono andato".

Pm: "Il suo dna è stato trovato sugli slip di Yara, questo vuol dire che era lei".

B: "Non riesco a capire come possa essere finito su quel corpo. Dico la verità: non ho mai fatto male a nessuno".

Pm: "Perché allora ha avuto paura quando sono venuti a arrestarla?".

B: "Ho visto carabinieri ovunque sul ponteggio, da sopra, da sotto. Ho avuto paura di essere portato via come uno spacciatore di droga".
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