Varie contusioni al volto e il coccige fratturato. Queste le condizioni di Letizia Bossetti dopo l'aggressione subita mercoledì pomeriggio da parte di tre sconosciuti. All'indomani del fattaccio, la sorella di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore bergamasco in carcere con l'accusa di essere il killer della giovane Yara Gambirasio, ha rilasciato un'intervista esclusiva all'Eco di Bergamo, dove dice di essere a conoscenza del motivo di tanto accanimento nei suoi confronti. "Sto pagando un caro prezzo perché difendo apertamente mio fratello e sono convinta tuttora che sia assolutamente innocente", spiega al giornale orobico. "Non è la prima volta che accade - aggiunge - e probabilmente sono sempre le stesse persone. E ormai soffro fisicamente e psicologicamente". Poi il racconto del'aggressione, avvenuta a Terno d'Isola (Bergamo), nel garage sotto casa: "Mi sono sentita colpire violentemente, da dietro, alla parte destra del capo, vicino all'occhio. Il colpo mi ha fatto cadere gli occhiali. È stato talmente forte che ho perso i sensi e sono caduta". In precedenza la donna aveva subito altre intimidazioni e offese. E poi quel sentirsi ripetere: "Eccola, la sorella dell'assassino". "Sono dei vigliacchi - conclude Letizia - ma io comunque continuerò a uscire perchè non ho niente da nascondere e ho la coscienza pulita. Certo, la paura c'è".
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