La figlia diciottenne non voleva rispettare lo stile di vita che lui voleva imporle. Per questo l'ha riempita di botte, colpendola anche con una lattina e provocandole lesioni al polso e alla testa. Un vero e proprio raptus di violenza innescato, pare, dall'avere scoperto che la giovane usava un telefono cellulare a sua insaputa. Il padre aguzzino, un egiziano, 57 anni, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia dai carabinieri, avvisati dalla ragazza. L'episodio è accaduto la scorsa notte a Figline Valdarno (Firenze). Secondo quanto si è appreso, la ragazza, che è stata medicata al pronto soccorso dov'è arrivata con la madre, è stata malmenata dal padre, musulmano osservante, a causa del suo modo di comportarsi "troppo occidentale". In base al racconto della 18enne, i carabinieri hanno scoperto che negli ultimi anni l'uomo avrebbe esercitato sulla figlia un controllo costante, quasi ossessivo, sorvegliando tutti i suoi movimenti. Le era permesso di uscire solo per recarsi a scuola o al lavoro e le era stato imposto contro la sua volontà lo studio della lingua araba e del Corano. Non solo. L'uomo verificava quotidianamente le chiamate che faceva dal suo cellulare. Per questo lei ne aveva comprato un altro di nascosto. La scorsa notte è stata scoperta mentre lo usava, e ne è nata una lite violenta, terminata con l'arrivo dei carabinieri.
© Riproduzione riservata