"Animalicidio", "atto schifoso". Con queste parole politici e animalisti descrivono quanto accaduto in Trentino all'orsa Daniza, narcotizzata nella notte per essere catturata e poi morta. Come ha spiegato la Provincia di Trento, "in ottemperanza all'ordinanza che prevedeva la cattura dell'orsa Daniza, dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo, la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi. L'intervento della squadra di cattura - prosegue la nota - ha consentito di addormentare l'orsa, che tuttavia non è sopravvissuta". "E' stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo - aggiunge la Provincia - anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare per assicurarle il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d'emergenza". Per Daniza l'autopsia è prevista già in giornata, intanto il Corpo Forestale dello Stato ha aperto un'indagine su quanto accaduto, ipotizzando i reati di maltrattamento di animali e uccisione senza motivo reale. Dalle ultime informazioni, nei giorni scorsi l'orsa avrebbe sbranato alcune pecore e avrebbe avuto un atteggiamento minaccioso e pericoloso con un boscaiolo, che è riuscito a scappare.

"Con la morte dell'orsa Daniza lo schifo e la vergogna sono stati raggiunti", ha detto il co-portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, cui è seguito il commento di Carla Rocchi, presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali: "Ciò che è accaduto all'orsa Daniza non è un incidente né un fatto casuale: è un animalicidio in pieno regola. Nei giorni e nelle settimane passate avevamo più volte chiesto di lasciare in pace l'animale, arrivando a diffidare le autorità locali: questo è il risultato della caccia alle streghe, del clima di terrore scatenato contro il povero plantigrado".
© Riproduzione riservata