"I cinque marcatori del Dna sono compatibili con Alberto Stasi ma potrebbero essere di chiunque. Al momento non è un dato significativo. Vedremo cosa verrà scritto nella perizia. Verificheremo in sede di deposito". Lo ha detto Fabio Giarda, legale di Alberto Stasi, accusato di avere ucciso Chiara Poggi, dopo l'incontro tra periti e consulenti. Il confronto è stato effettuato oggi al dipartimento di Scienza e Salute dell'Università di Genova.

"La comparazione - ha continuato l'avvocato Giarda - è stata fatta su pochissimi marcatori che sono comuni a quelli di un sacco di altre persone. I marcatori in totale sono 17, ma per una validità concreta ne servono almeno la metà più uno. Questo esame ha validità statistica ma non in termini processuali". L'avvocato ha anche parlato dei presunti graffi sul corpo del suo assistito e dei pedali della famosa bicicletta da lui utilizzata. Secondo i difensori della parte civile Alberto avrebbe scambiato i pedali della due ruote con quelli della madre dopo le dichiarazioni di una testimone. "Non è assolutamente dimostrato che quelli fossero i pedali originali", ha sottolineato Giarda. E poi i presunti graffi sul corpo del ragazzo: "Quando vedremo le foto dei graffi, se ci sono, le valuteremo. Ma agli atti non ci sono" ha spiegato il legale, al termine della riunione col perito e i consulenti di parte, alla domanda su alcune foto scattate da un carabiniere nel corso di uno dei primi interrogatori del ragazzo.
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