"Senti un po', tu non te movi oggi? E come facciamo? Perché io sto a corto, dobbiamo recupera'. Ma ce la facciamo a recuperare 'sta settimana?". Sono alcune delle frasi che la madre di una delle baby prostitute dei Parioli, intercettata, dice alla figlia al telefono. Una conversazione che il gup Costantino De Robbio - nelle motivazioni della sentenza con cui ha giudicato Mirko Ieni (10 anni di reclusione) e la madre della 14enne (6 anni di carcere) - ha definito scioccante: "Non solo la discesa della 14enne nel mondo della prostituzione minorile non è avvenuta all'insaputa della madre - scrive il magistrato - ma è stata da questi incoraggiata per fini economici poiché sui proventi dei rapporti sessuali della figlia, la madre faceva affidamento tanto da allarmarsi per la sospensione degli introiti, pur se tale sospensione era dovuta a ragioni naturali e più che prevedibili".

Nella sentenza, composta da oltre 90 pagine, il giudice scrive, inoltre, che le due minorenni, all'epoca dei fatti 15 e 14 anni, si sono lasciate "coinvolgere nel meretricio senza alcuna remora, avendo di mira solo la prospettiva di guadagni facili".
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