Il capo dei vigili urbani, Carlo Pubblico, aveva parcheggiato nella centralissima piazza della Repubblica la sua auto allontanandosi per effettuare così come ha poi riferito 'alcuni controlli di serviziò. La pattuglia in servizio nell'area del centro storico, successivamente, nel rilevare e sanzionare i vari mezzi lasciati in sosta vietata, ha multato anche quella del proprio comandante lasciando sul lunotto parabrezza la 'velinà della multa con il conto corrente postale. "Appena ho completato il mio giro di ispezione - ha raccontato il comandante -, durante il quale avevo sollecitato proprio le pattuglie in servizio a rilevare le infrazioni, ho notato il verbale sul parabrezza. Non ho avuto esitazione: mi sono recato al comando e chiamato il vigile addetto ho pagato la multa!" Per la cronaca la sanzione ammontava a 41 euro, ma avendola assolta nel termine dei 5 giorni ha usufruito della riduzione, pagando 27,80. "Per deontologia - spiega al telefono il comandante - non utilizzo la macchina di servizio e sbrigo tutte le attività di polizia con la mia. In questo caso avrei potuto far ricorso all'autotutela o appellarmi al Prefetto con una mia relazione per giustificare i motivi dell'infrazione commessa, ma per principio ho preferito pagare perché la mia auto non ha segni distintivi e per dare un segno di rispetto delle regole, comunque".
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