La Conferenza delle Regioni ha approvato all'unanimità le linee guida sulla fecondazione eterologa. Ecco i principali punti della bozza:

1) La fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, prevista cioè nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma con dei paletti rispetto all'età delle donne riceventi, che devono essere in età potenzialmente fertile.

2) Il nato da fecondazione eterologa dovrà avere lo stesso colore di pelle della coppia ricevente. Per quanto possibile si manterrà, cioè, lo stesso fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno.

3) Inizialmente il testo prevedeva che il nato da eterologa avrebbe avuto la possibilità di chiedere di conoscere l'identità del padre o madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età: a questo punto il donatore verrà ricontattato e, se lo decide, potrà rivelare la propria identità. Nel documento approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni, però, tale passaggio è saltato.

4) Per i donatori nell'ambito della fecondazione eterologa, si prevede un limite massimo di 10 nati per ogni donatore. La coppia che ha già avuto un figlio da eterologa potrà però chiedere di avere altri figli da eterologa con lo stesso donatore.

5) La bozza fissa anche i limiti di età per i donatori: 20-35 anni per le donne e 18-40 per gli uomini. Per le donne riceventi è previsto un limite massimo di età di 43 anni ai fini di poter ottenere l'eterologa a spese del Servizio sanitario nazionale.
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