Grattarsi in auto è quindi lecito e non compromette la tenuta del volante. Lo ha stabilito il giudice di Pace di Bari che ha accolto il ricorso di un automobilista. I fatti risalgono al 3 marzo scorso. La notizia è riportata sull'edizione locale del quotidiano Repubblica. L'uomo era incolonnato nel traffico quando i vigili urbani lo fermano per contestargli la sanzione: aver disimpegnato la mano sinistra dal volante per portarla all'orecchio sinistro. Ma l'automobilista non si è arreso e alla fine ha avuto ragione. "Toccarsi l'orecchio con la mano durante la guida - scrive nella sentenza il giudice Giuseppe Salerno - non costituisce affatto privazione della 'libertà di movimentò, utile per porre in essere le manovre necessarie per la guida. La libertà di movimento può considerarsi compromessa solo allorquando durante la guida il conducente utilizzi le mani in maniera tale da non poter immediatamente ricondurle sul volante, come a esempio imbracciare oggetti voluminosi o abbracciare una persona che è seduta accanto". Il giudice ha condannato il Comune al rimborso delle spese legali (337 euro) e anche al pagamento di un risarcimento di mille euro con la possibilità di recuperarli direttamente dai vigili che hanno elevato quella insolita multa. (ANSA). KWY
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