Della riforma della scuola annunciata dal Governo Renzi Giancarlo Temperilli sa "poco. Sono sindaco di Sefro solo da maggio - spiega all'ANSA - e non ho mai fatto politica prima, sto imparando". Ma da sindaco di montagna, il suo comune ha 425 abitanti in tutto, il 25% immigrati, sa benissimo che "le scuole sono il presidio strategico per fermare lo spopolamento. Abbiamo l'asilo e le elementari, per le medie i ragazzi devono spostarsi a Pioraco, 5 chilometri più in là, e a volte per le famiglie l'offerta scolastica determina la scelta della residenza". Cinquantaquattro anni - "sono il più vecchio della giunta, l'età media è di 37 anni" - consulente della Deutsche Bank con ufficio a Macerata, nell'aprile scorso Temperilli si è candidato con una lista civica "trasversale" per "cambiare un pò le cose. Una decisione presa 'con quattro amici al bar', come si dice". Al primo punto della campagna elettorale del 'Futuro di Sefro proprio la rinascita dell'asilo, chiuso ad aprile perché, per legge, quelli di montagna devono avere almeno 8 iscritti. "Sono stato eletto il 25 maggio e il 27 ero già dalla preside di Castelraimondo. Abbiamo concordato di fare un tentativo per riaprire la struttura, e, rinunciando al mio stipendio, il progetto è andato in porto". "Abbiamo trovato 11 bambini - spiega con orgoglio -, i cinque che c'erano prima più altri sei. Sono italiani, indiani, romeni. Una bella realtà multietnica". Specchio della composizione sociale del borgo, "un posto bellissimo dal punto di vista naturalistico" ma privo di industrie. L'unica grande azienda è un grande allevamento di trote, l'attività di troticoltura più grande d'Europa, che occupa anche diversi immigrati. Per il resto, l'economia locale si regge su piccole imprese agricole o zootecniche, un pò di turismo. "Il bilancio comunale è di circa un milione di euro", e, anche se neofita, Temperilli ha constatato ben presto che "le casse dei Comuni sono vuote, non ci sono neppure mille euro per l'emergenza". Tuttavia, dei 1.250 euro (800 netti) ai quali ha rinunciato, tolte le spese dell'asilo "resta ancora un piccolo avanzo. Lo metteremo in un fondo per la ritinteggiatura delle aule". Il sindaco punta in alto. "A Sefro negli ultimi due anni sono nati diversi bambini, d'intesa con l'Unione montana e gli altri Comuni il nostro potrebbe diventare l'asilo di tutti: abbiamo una struttura con un grande giardino, che i paesi limitrofi ci invidiano".
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