Si erano calati a quattro metri di profondità per effettuare dei controlli idraulici gli operai rimasti feriti a causa di un'esplosione stamattina a Roma, in piazzale Enrico Dunant. Dai primi rilievi dei vigili del fuoco emergerebbe che lo scoppio, seguito da una fiammata, potrebbe essere stato causato da una "sacca di gas" dopo la "rottura di una lampada" che avrebbe fatto da innesco. A quanto ricostruito finora, i tre - dopo aver effettuato una misurazione del gas che aveva dato esito negativo - avrebbero montato un gruppo elettrogeno per avere la luce, ma poco dopo c'è stata la fiammata. I tre operai rimasti ustionati sono dipendenti di una ditta esterna che stava facendo dei lavori per conto di Acea. Due di loro sono stati portati al San Camillo, un altro al Sant'Eugenio. Proseguono le verifiche dei pompieri per accertare le cause dell'innesco. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
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