Il cadavere dell'avvocatessa italo-tedesca Cosima Corinne Schuetterle, scomparsa lo scorso 11 giugno durante una vacanza a passo Resia in Alto Adige, è stato trovato ai piedi di un crepaccio nella vicina Svizzera. Gli inquirenti per il momento non escludono nessuna ipotesi, ma propendono per quella dell'incidente.

La professionista, nata 47 anni fa in Germania, lavorava a Milano e Bolzano. Quel giorno aveva lasciato la sua stanza d'albergo a Resia ed era partita con i suoi due cagnolini white terrier a bordo della sua macchina. L'allarme era stato lanciato dall'albergatore, preoccupato per la sua assenza. Schuetterle aveva lasciato in stanza praticamente tutto, ovvero portafoglio, cellulare, documenti e vestiti. Le ricerche avviate sia in Alto Adige che nella vicina Svizzera non avevano dato alcun esito.

Qualche giorno fa nella zona di Monte Bernina, in Svizzera, è stata trovata l'autovettura e dopo ricerche più mirate anche il cadavere della donna e quella di uno dei due cani in fondo a un dirupo. Il cranio, staccato dal corpo, è stato trovato a una certa distanza, forse portato lì da un animale. Le autorità elvetiche proseguono con l'inchiesta, sulla quale mantengono il massimo riserbo, ma per il momento l'ipotesi dell'incidente sembra la più accreditata.
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