Sei dipendenti della Telecom, in servizio nella sede di piazzale Mater Ecclesiae a Bari, sono accusati di furto aggravato e sono stati sospesi dal posto di lavoro in attesa del giudizio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, telefonavano dalle utenze aziendali per ricaricare (attraverso le promozioni "Autoricarica" e simili) i cellulari dei loro familiari. In questo modo avrebbero quindi rubato traffico telefonico fino a 1800 euro per ogni utenza. La Squadra mobile di Bari ha notificato loro l'avviso di conclusione delle indagini in merito ai fatti che si sono verificati dal novembre 2012 al giugno 2013. Era stata la stessa azienda telefonica a rilevare un anomalo picco di traffico in uscita da alcune utenze, quelle in uso agli indagati, verso cellulari. E' in seguito emerso che "da alcune utenze interne aziendali venivano effettuate, in modo sistematico, telefonate che, per il numero e la durata - è detto in una nota della Procura di Bari - erano assolutamente incompatibili con una ordinaria attività d'ufficio ed erano dirette esclusivamente ad utenze di telefonia mobile di diversi gestori". Le indagini hanno accertato decine di migliaia di telefonate di questo tipo, fatte anche di notte e nei giorni festivi, quando gli uffici erano chiusi. I dipendenti avrebbero avviato dai telefoni fissi dell'ufficio sei telefonate contemporaneamente (il massimo consentito), mettendole tutte in attesa, verso altrettante utenze cellulari anche di altri gestori che usufruivano dell'opzione che consente di ricaricarsi in base alle chiamate ricevute.
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