Manca ancora la chiave di svolta per capire chi ha ucciso Federica Mangiapelo, la 16enne trovata morta sulla spiaggia del lago di Bracciano (Roma) il 1° novembre 2012. La perizia disposta dal gip di Civitavecchia ha spiegato solo che la giovane è morta annegata, non per le conseguenze di una miocardite. In questo modo si aggrava la posizione dell'indagato, il fidanzato di Federica, Marco Di Muro, 25 anni. Secondo Daniela Marchetti, a capo del pool di esperti nominati dal giudice, la vittima è morta dopo aver bevuto molta acqua del lago, e a provarlo è la gran quantità di diatomee (alghe di acqua dolce) trovate in tutti i suoi organi. Ma lei era un'esperta nuotatrice, sembra improbabile che, anche se fosse caduta accidentalmente nel lago, non si sia rialzata. I centimetri d'acqua erano pochissimi. E poi come spiegare quei segni di strusciamento che aveva sulla fronte?

IL GIALLO - La sera del 31 ottobre Federica esce col fidanzato. Litigano, lui la fa scendere dalla macchina, e torna a casa. Dice di averle scritto un messaggio su Facebook, al quale lei non ha risposto. Non sa nulla di quanto le sia successo. Secondo la versione della famiglia della giovane, invece, è stato proprio lui a uccidere Federica. Quest'ipotesi troverebbe conferma nella presenza di diatomee sui vestiti di Di Muro. Tanti elementi non tornano, le indagini continuano.
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