E' in corso un'operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che ha portato all'esecuzione di 13 provvedimenti di fermo nei confronti di altrettante persone presunte appartenenti ad un'organizzazione criminale responsabile dell'illecita importazione in Italia, attraverso il porto di Gioia Tauro, di rilevanti quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America e diretti in tutta Europa. I reati contestati ai fermati sono associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Una "squadra" di dipendenti del porto di Gioia Tauro, che lavoravano all'interno dello scalo, era in grado di garantire la fuoriuscita di consistenti carichi di cocaina all'esterno della struttura, eludendo i controlli di polizia. E' quanto è emerso dalle indagini della Guardia di finanza di Reggio Calabria, coordinate dalla Dda, che hanno condotto all'operazione "Puerto liberado", con il fermo di 13 persone e la denuncia di altre 61.Tra i fermati ci sono alcuni dipendenti del porto gioiese, coinvolti nel traffico di cocaina.
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