Sono state depositate oggi le motivazioni della sentenza della Corte d'assise d'appello di Firenze che ha condannato Raffaele Sollecito e Amanda Knox rispettivamente a 25 anni e a 28 anni e sei mesi per l'omicidio di Meredith Kercher. I giudici hanno ritenuto di essere in possesso di elementi indiziari "di sicuro affidamento" della presenza della coppia e di Rudy Guede nella casa in cui la giovane è stata uccisa, il 1° novembre 2007, "nelle immediate fasi successive al delitto". Per esempio, "la traccia biologica rinvenuta sul gancetto del reggiseno che Meredith indossava la sera della morte fu lasciata da Sollecito", che quindi lo avrebbe manipolato.

Nella sentenza si parla inoltre di elementi "plurimi e concordanti", oltre alle tracce del passaggio dei tre "per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente. Quella sera, è la convinzione della corte, c'è stato un litigio tra le due giovani con "una progressiva aggressività", all'interno della quale si colloca la violenza sessuale di Guede su Meredith", invece non è credibile che tra i quattro fosse iniziata "un'attività sessuale di gruppo". Sarebbe stata Amanda, infine, ad accoltellare la sua coinquilina alla gola, e Raffaele, che impugnava un altro coltello, l'avrebbe aiutata.
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