Peculato. Questo il capo d'accusa di cui dovrà rispondere il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri rinviato oggi a giudizio dal gup di Roma per una presunta appropriazione indebita di 600mila euro destinati all'allora gruppo Pdl che Gasparri avrebbe utilizzato per una polizza vita a lui intestata. Il processo è stato fissato per il prossimo primo ottobre davanti alla X sezione penale del tribunale capitolino. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, è stata condotta dal pm Alberto Pioletti. Nel capo di imputazione si legge che Gasparri, in qualità di presidente del gruppo parlamentare Pdl, avendo "la disponibilità di somme di denaro provenienti dal bilancio del Senato a titolo di contributo al funzionamento dell'ufficio di presidenza del suddetto gruppo parlamentare, si appropriava di 600mila euro utilizzandoli per l'acquisto di una polizza intestata a lui personalmente, avente quale durata la sua intera vita e i cui beneficiari, in caso di morte dell'assicurato, erano i suoi eredi legittimi". Il parlamentare replica: "Sono amareggiato, ma mi difenderò dalle accuse".
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