Continua a raccontare la sua versione Brigitte Skudlarek, la 59enne accusata di aver sodomizzato e ucciso il marito dopo avergli provocato la perforazione dell'intestino: "Era il nostro gioco erotico", ripete agli psicologi Alessandro Lenzi e Silvia Ciulli che devono verificarne la capacità di intendere e volere al momento in cui ha commesso il delitto. Vittima della sua "passione", Gabrio Gentilini, musicista e cameriere di 61 anni morto il 14 maggio 2012. Ora le indagini sono state chiuse, e il pm Antonella Tenerani ha cambiato l'ipotesi accusatoria: da abuso sessuale a violenza sessuale e omicidio premeditato. La donna, nata in Germania e trasferitasi a Livorno per amore, rischia fino a 18 anni di reclusione.

La ricostruzione degli inquirenti parla di un rapporto di coppia "immaturo" e "basato principalmente sul sesso". Quando la signora ha avuto dei problemi di salute, i rapporti si sono diradati e lì sarebbero iniziate le scappatelle del marito che poi la facevano infuriare. Secondo gli psicologi, quando ha ucciso il compagno, Brigitte in realtà voleva solo "offrire un nuovo gioco erotico, l'unico possibile, per vincere la concorrenza con altre più giovani e forti rivali". Per questo fantomatico "gioco", la moglie aveva utilizzato un portarotolo di marmo: "Lo avevano comprato insieme per i nostri giochi erotici - ha raccontato - la forma era adatta e si poteva tenere in cucina sotto gli occhi di tutti: era il nostro segreto".
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