Ora il bimbo è ricoverato in gravissime condizioni al policlinico Gemelli. "Ricordo ancora adesso le urla di disperazione della madre - dice una testimone - mentre tutto il personale era in lacrime. Nessuno però sapeva cosa fare, una scena di panico generale senza nessuno che sapesse praticare la disostruzione". L'azienda si difende spiegando che le manovre sono state effettuate dagli "addetti della squadra di primo soccorso", nell'attesa dell'arrivo dei sanitari del 118, che hanno ingaggiato una vera e propria lotta contro il tempo nel dedalo di stradine del parcheggio sotterraneo. Costretti poi a portare la barella a mano per diverse centinaia di metri. Per 40 lunghi minuti, secondo quanto trapela da fonti sanitarie, il bimbo è rimasto senza respirare ed ora lotta tra la vita e la morte. "Il battito è regolare e respira autonomamente - spiegano i medici - ma la prognosi resta riservatissima ed è ancora in pericolo di vita".
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