Campania, un decreto vieta la venditadi prodotti coltivati nella Terra dei fuochi
Il divieto stabilito da un decreto interministeriale riguarda alcune classi di rischio."E' vietata la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati a rischio" (classi di rischio 3, 4, 5). A chiudere la possibilità di commercializzare i prodotti della cosiddetta "Terra dei fuochi" in Campania, con effetto immediato, è il decreto inerministeriale firmato dai ministri dell'Agricoltura, Maurizio Martina, della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. In particolare, le singole colture potranno essere immesse sul mercato sono se oggetto, con esito favorevole, di controlli ufficiali negli ultimi 12 mesi.
Entro i prossimi 90 giorni verranno effettuate delle indagini per indicare quali sono i terreni "proibiti".
LA TERRA DEI FUOCHI - 57 i Comuni campani coinvolti dal tema "Terra dei fuochi", tra le province di Napoli e Caserta: 1076 i chilometri quadrati totali, ma solo il 2 per cento ha necessità di misure di salvaguardia. L'appellativo nasce dalla presenza costante di roghi di rifiuti, anche tossici, che inquinano aria e terra e sarebbero gestiti dalla Camorra.