Questa sera, alle 22 ora italiana, il 'sasso cosmico' raggiungerà la minima distanza dalla Terra, 350.000 chilometri, passando fra il nostro pianeta e la Luna che si trova a 384.403 chilometri. "La distanza è in ogni caso di assoluta tranquillità" sottolinea l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. L'oggetto sarà visibile dall'Italia ma per le sue ridotte dimensioni, il diametro è di circa 30 metri, sarà osservabile solo con strumenti professionali. "Sarà un incontro di grande spettacolarità - rileva Masi - perché l'oggetto sarà molto rapido fra le stelle quindi sarà come inseguire tra gli astri una macchina che corre a grande velocità". E' come gli aerei che quando sono lontani sembrano lentissimi, poi si avvicinano, spiega l'astrofisico, e sembrano più veloci: "La distanza ravvicinata con la Terra farà risaltare la velocità dell'oggetto che è di 15 chilometri al secondo, relativa al nostro pianeta". L'asteroide da record, il cui passaggio rientra fra i 200 più ravvicinati avvenuti dall'inizio del '900, sarà visibile verso Nord, non lontano dalla stella polare, al confine fra tre costellazioni: Cassiopea, Cefeo e Giraffa.
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