Il datore di lavoro l'ha lasciata a casa dopo soli 15 giorni. Ma senza inviarle la raccomandata prevista dalla legge. E così, dopo una battaglia legale, l'impiegata ha ottenuto un risarcimento di ben 500mila euro. A riferire la vicenda è la stampa del Veneto. A ricevere il cospicuo rimborso danni è una segretario di Treviso. La donna, nel 2004, era stata assunta in prova da uno studio legale. Dopo sole due settimane, però, il principale le aveva dato il benservito. Niente di scritto, solo il classico "arrivederci e grazie": Di qui la decisione di adire le vie legali. Dopo anni di udienze in tribunale, la segretaria ha infine avuto ragione. Secondo il giudice del lavoro, infatti, non essendo mai stato "ufficializzato" il licenziamento con la raccomandata di rito, la donna era da considerarsi ancora assunta. Di qui la cifra da capogiro, calcolata in base a mancate retribuzioni, contributi, scatti, Inps, Inail e via dicendo. Morale: per soli 15 giorni di lavoro la donna riceverà la bellezza di mezzo milione di euro. Se non è record, poco ci manca.
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