Che sia stato un atto d'amore nessuno può metterlo in dubbio. E così la storia straziante di una giovane donna di 33 anni, afflitta da un male incurabile, che muore tre giorni dopo essersi sposata nel reparto di rianimazione di un ospedale di Savona non poteva rimanere chiusa tra le pareti di un nosocomio, anche se tutti, i due sposi e i familiari ma anche i medici che hanno avuto in cura la ragazza, avrebbero voluto il silenzio. Lei, la sposa, era malata da tempo e lui, lo sposo, era rimasto sempre al suo fianco. Quando le sue condizioni si sono aggravate l'unica cosa che rimaneva da fare era sposarsi.

Così, nel più assoluto riserbo, hanno deciso di sposarsi e di farlo proprio lì nel reparto di rianimazione dove la ragazza era stata trasferita e che da qualche tempo era diventata una specie di casa. E' stata una cerimonia civile, semplice, con i familiari, i medici e gli infermieri del reparto che hanno seguito la ragazza in quel lungo calvario e che hanno fatto da testimoni a una storia d'amore grande così. Ma due giorni dopo il matrimonio le cose sono precipitate e i medici savonesi hanno disposto il trasferimento della ragazza all'ospedale San Raffaele a Milano, un ultimo, disperato tentativo di combattere una battaglia che era persa. Lei non ce l'ha fatta e se ne è andata. La notizia della morte della ragazza si è diffusa a Savona dove nessuno ha dimenticato quella coppia che ha voluto sposarsi in ospedale, dove tutti ricordano l'amore che quella giovane donna aveva saputo donare al suo compagno che aveva voluto sposare in un momento difficile e senza più alcuna speranza di sopravvivere.
© Riproduzione riservata