Il magistrato Donato Ceglie, sostituto alla procura generale di Napoli, è stato rinviato a giudizio con le accuse di concussione per costrizione, violenza sessuale e calunnia. Lo ha deciso oggi il gup del Tribunale di Roma Maria Agrimi. Secondo l'accusa, Ceglie, all'epoca dei fatti pubblico ministero alla procura di Santa Maria Capua Vetere (in provincia di Caserta), abusando del suo potere avrebbe costretto Rosaria Granata, moglie di un imprenditore che era il principale imputato di una inchiesta per fallimento di cui il magistrato era titolare, a rapporti sessuali prospettando una serie di benefici quando avrebbe chiesto la condanna. Inizialmente la donna fu denunciata da Ceglie per calunnia e diffamazione. Tale accusa fu però archiviata e sul banco degli imputati il prossimo giugno salirà il magistrato.
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