Sono trascorsi 3 anni da quel 26 febbraio, quando il corpo di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre 2010, è stato ritrovato in un campo a Chignolo d'Isola. Una scoperta fatta per caso, quando un aeromodellista era andato a recuperare il suo modellino finito proprio accanto al cadavere della ragazzina.

Nonostante le indagini fossero partite immediatamente, a distanza di tanti mesi non c'è ancora una soluzione al giallo: chi ha ucciso Yara? In campo sono scesi i più esperti del Ris, che hanno comparato campioni biologici di materiale trovato sui leggings della 13enne con il Dna di 18mila persone. Eppure, oltre a identificare quello che viene chiamato il "padre biologico" dell'assassino, quel camionista di Gorno (Bergamo), Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999 che probabilmente ha avuto un figlio illegittimo divenuto poi un killer, nessuna traccia ha portato a mettere le manette ai polsi del responsabile del delitto. Il caso, ora, rischia oltretutto di essere archiviato. Perché le indagini sono a un punto morto e gli elementi biologici non hanno portato da nessuna parte. E la povera Yara è ancora senza giustizia.
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