Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012 e sotto processo per omicidio colposo plurimo, potrà salire sul relitto della nave. L'autorizzazione, dopo la richiesta dei suoi legali, è arrivata ieri mattina dal Collegio dei giudici del tribunale di Grosseto. La data prevista è quella oggi in concomitanza col nuovo sopralluogo per una perizia integrativa.

Intanto gli inquirenti hanno reso noti i nomi delle persone indagate in un nuovo fascicolo aperto dalla Procura di Grosseto per il reato di frode processuale: si tratta di Franco Porcellacchia, custode giudiziale del relitto e a capo del progetto di raddrizzamento e rimozione, e di Camillo Casella, consulente di Costa. A loro carico l'ipotesi della violazione dei sigilli della Costa Concordia, avvenuta in merito agli sviluppi del processo sul naufragio. I due sono saliti sulla nave il 22 gennaio scorso, ossia il giorno precedente il primo sopralluogo per la perizia disposta dal tribunale. In questo modo hanno violato un'area posta sotto sequestro senza avere l'autorizzazione della magistratura.
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