Nella bara alla camera ardente, vestito con gli abiti di suo padre, una donna ha trovato un altro cadavere. Dopo l'iniziale sgomento, ha pensato a uno scambio di salme e ha controllato nella stanza accanto. E in effetti, con indosso il vestiario che lei stessa aveva fornito alle onoranze funebri, ha trovato suo padre, 86 anni.

L'incidente è avvenuto ieri sera all'ospedale Franchini di Montecchio (Reggio Emilia). La direzione dell'Susl ha chiesto scusa alla donna e ha emesso una nota in cui ha spiegato: "A tutti i pazienti, al momento del ricovero, viene messo al polso il braccialetto di identificazione nel quale sono contrassegnati nome e cognome. Il braccialetto, che non viene mai rimosso dal personale ospedaliero durante il ricovero, viene tolto dal personale delle imprese di pompe funebri nella fase di preparazione della salma, che si svolge nella sala vestizione della camera ardente. L'errore che si è verificato non è pertanto responsabilità del personale sanitario dell'ospedale di Montecchio".
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