Paolo Dosi, sindaco di Piacenza, è amareggiato per l'ironia scatenasi sul web quando si è diffusa la notizia che il Comune oggi ha inaugurato una via a Louis Braille, inventore dell'analfabeto per non vedenti, e si tratta di un vicolo cieco. "La strada dedicata a Braille è, soprattutto per le persone non vedenti e per coloro che hanno difficoltà motorie, un punto nevralgico - ha detto il primo cittadino - in quanto consente l'accesso a strutture di incontro e di socialità, quali la parrocchia di San Vittore, il centro civico e commerciale (che comprende diversi servizi decentrati), un centro per la fisioterapia e altri servizi molto utili per tutti i cittadini, ma soprattutto per chi ha necessità particolari. Tutto questo senso dell'umorismo ci sembra totalmente fuori luogo, soprattutto perché privo di qualsiasi analisi e conoscenza della realtà cittadina. Non è un caso che, stamani all'inaugurazione, fossero presenti anche gli esponenti dell'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti".

Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Botti, consigliere comunale in quota Pdl-Nuovo Centrodestra: "Se la decisione è stata pensata volutamente, diciamo che non è stata proprio una scelta azzeccata, mentre se è stato un puro caso si può dire che è andata ancora peggio. Intitolare un vicolo cieco a Braille, inventore dell'alfabeto per i non vedenti, è l'ennesimo colpo basso al buon senso di questa amministrazione".
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