Le vittime sono una femmina di 8 anni, Elena, e un maschio di quasi 2, Thomas, avuti da due diverse relazioni. Il giovane padre, Michele Graziano, viveva con i bambini in una casa dismessa, in via IV novembre, dalla quale stava traslocando. Nell'appartamento, ubicato sopra un restaurant wine bar, non c'è nemmeno la corrente elettrica.

L'uomo è ora ricoverato nell'ospedale San Gerardo di Monza, ma non sarebbe in pericolo di vita. E' piantonato con l'accusa di duplice omicidio.

Secondo le prime ricostruzioni, Michele Graziano, dopo aver ucciso i figli con un coltello, ha telefonato al fratello, che avrebbe subito dato l'allarme chiamando i soccorsi e i carabinieri della locale stazione, subito giunti sul posto. Michele Graziano è un cassiere della Esselunga di Lissone (Monza Brianza) e aveva avuto i due bambini da due donne diverse. Entrambe sono state informate della tragedia e sono state sentite dagli inquirenti.

L'uomo, secondo alcuni testimoni, era depresso e aveva già tentato il suicidio. Stava traslocando dopo la fine del suo matrimonio con una donna molto più giovane di lui, la seconda unione andata in fumo dopo una storia conclusa anni fa con una coetanea. Entrambe sono colleghe della Esselunga, in servizio però a Paina.

"Si era separato poco prima di Natale senza grandi traumi, se non le classiche problematiche che si creano tra marito e moglie in fase di separazione" ha commentato l'avvocato civilista che ha seguito la causa di separazione di Graziano.

"Era preoccupato di non poter dare ai figli tutto il necessario - ha aggiunto il legale - faticava a pagare gli alimenti, ma nulla di più. Anche le due mamme dei bimbi sono donne assolutamente normali, nulla da dire".
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