E' un vero e proprio tesoro quello che la Guardia di finanza e i carabinieri hanno trovato nella lussuosa casa di Ernesto Diotallevi, capo storico della banda della Magliana, a Fontana di Trevi, in attuazione di due nuovi sequestri preventivi emessi dal presidente del tribunale di Roma nei confronti di Diotallevi, della moglie Carolina Lucarini, dei figli Mario e Leonardo e di altri prestanome. Tra i ventisette beni mobili, quadri di Giacomo Balla, Mario Schifano e Sante Monachesi, oggetti d'antiquariato "di notevole valore storico e artistico", è stato messo sotto sequestro anche il restante 50 per cento del capitale sociale della C. Immobiliare Srl, con sede a Rimini, nonché l'intero capitale sociale e patrimonio aziendale della Lampedusa Srl con sede a Fiumicino, e una macchina.

Le opere d'arte erano scrupolosamente inventariate, appesi alle pareti in tutte le stanze; oltre ai quadri, compaiono nel verbale di sequestro anche un pianoforte di mogano, tavoli intarsiati e specchiere.
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