La congregazione religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice è citata come responsabile civile nel processo a Busto Arsizio (Varese) a una suora accusata di abusi sessuali nei confronti di una ragazza, minorenne quando sarebbero avvenuti gli episodi, che poi si è suicidata all'età di 26 anni. Potrebbe trovarsi quindi a dover risarcire i danni morali ai genitori della giovane, che si sono costituiti parte civile. E' quanto ha stabilito il gip di Busto Arsizio Luca Labianca, nel corso dell'udienza preliminare.

La suora, Maria Angela Farè, 53 anni, è accusata di violenza sessuale aggravata e atti persecutori. Gli abusi iniziarono in una parrocchia di Busto Arsizio tra il 1997 e il 1998, quando la vittima aveva solo 12 anni, e sarebbero poi proseguiti per diversi anni. Episodi che sono venuti alla luce nel giugno 2011, quando la ragazza si è suicidata e sono stati ritrovati diari, video e lettere scritte dalla suora, che nel frattempo era stata trasferita e operava in una scuola di formazione del Milanese. "Chiederemo che la congregazione paghi i danni morali - ha spiegato il legale dei genitori della ragazza, Tiberio Massironi - perché secondo noi è mancata la vigilanza sul comportamento della suora". La parte civile aveva chiamato in causa la congregazione alla quale apparteneva la religiosa, chiedendo che fosse coinvolta nel processo come responsabile civile.
© Riproduzione riservata