La Apple nel mirino della Procura di Milano per una presunta frode fiscale. La notizia, anticipata dal sito dell'Espresso, è stata confermata da fonti giudiziarie. Da quanto è trapelato, la multinazionale avrebbe sottostimato l'imponibile fiscale per gli anni 2010-2011. A condurre le indagini sono il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e il pm Adriano Scudieri, che avrebbero disposto controlli presso la filiale italiana della multinazionale californiana che produce l'iPhone e il Mac. Nel dettaglio, il totale degli importi "nascosti" al Fisco italiano ammonterebbe a circa 206 milioni di euro sull'imponibile fiscale del 2010 e a circa 853 milioni di euro su quello relativo all'anno d'imposta 2011. Su questi importi gli investigatori contabili dovranno quindi calcolare la somma complessiva della presunta frode fiscale che, secondo l'accusa, sarebbe stata messa a segno attraverso una falsa rappresentazione delle scritture contabili. Sempre in base alle indiscrezioni, inoltre, in questi giorni gli investigatori della Guardia di Finanza avrebbero effettuato controlli nella sede Apple milanese di piazza San Babila. E al termine dei sopralluoghi sarebbero due i dirigenti finiti nel registro degli indagati.
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