Sono volate bottiglie e altri oggetti. Le forze dell'ordine sono avanzate con i blindati e intervenute con gli agenti per fermare gli scontri. Un gruppo di qualche decina di militanti di estrema destra si era affacciato da una traversa nei pressi della chiesa con caschi, cinghie e catene. A quel punto i manifestanti ant-Priebke si sono avvicinati e ci sono stati gli scontri. Il tutto è durato pochi minuti.

Nel pomeriggio il carro funebre con la salma di Priebke è stato preso a calci e pugni dai manifestanti al suo arrivo ad Albano. Poi il mezzo è stato assediato dai manifestanti che urlavano 'assassini' e 'boia'. La rivolta è esplosa già nel pomeriggio. I residenti hanno esposto uno striscione con su scritto "Boia" e gridato che il corpo di Priebke venisse portato nella vicina discarica. Il sindaco ha anche emesso un'ordinanza (poi revocata dal prefetto) in cui vietava il passaggio della salma dell'ex ufficiale nazista nella cittadina in rivolta. Nell'occhio del ciclone anche i prenti lefebvriani che celebreranno le esequie. La comunità ebraica si è scagliata contro "la setta religiosa" che "vuole relegare gli ebrei nell'accusa di deicidio. Un vescovo lefebvriano in un'intervista negò la Shoah". La furia della folla si è scatenata anche contro un sacerdote che è stato insultato e aggredito per poi essere messo in salvo oltre il cancello dell'istituto.

Momenti di tensione hanno anche visto come protagonisti gruppi di estrema destra, che hanno accusato i contestatori di aver preso a calci il carro funebre con la bara. I due gruppi si sono fronteggiati davanti alla chiesa di Albano. Gli agenti in tenuta anti-sommossa, li hanno divisi. I gruppi di destra hanno fatto il saluto fascista e gridato "boia chi molla".

Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, d'accordo con le forze dell'ordine, ha vietato l'ingresso nella Cappella dove era incorso il rito funebre per Priebke, ad un gruppo di appartenenti all'estrema destra. Il sacerdote ha così sospeso la cerimonia funebre. La motivazione alla base della decisione del prefetto era quella di evitare che il rito funebre si trasformasse in un raduno pubblico di estremisti di destra. Infatti, il Questore di Roma aveva autorizzato una cerimonia in forma privata e il gruppo di estremisti che avrebbe voluto entrare nella Cappella non apparteneva alla sfera né dei parenti, né degli amici. Così prende corpo l'ipotesi di un annullamento della cerimonia funebre per Priebke. Il sacerdote celebrante si è tolto i paramenti e ha lasciato il luogo della cerimonia.
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