Un'Isola di lettori. E' quanto descrivono i dati pubblicati dall'Istat per il 2012. Se le regioni del Mezzogiorno d'Italia si collocano in fondo alla classifica nazionale con una media che non supera il 46 per cento, la Sardegna compete col Nord della Penisola. Nel 2012 il 45% degli intervistati ha letto almeno un libro. Il questionario è stato rivolto a persone di 6 anni e più. E' un risultato lusinghiero che non raggiunge ancora la percentuale del Trentino-Alto Adige (58,4%) ma che lascia ben sperare per il futuro. Nella top ten seguono Veneto, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Lazio e Toscana. L'Isola si piazza all'undicesimo posto.

La classifica è chiusa dalla Puglia, col 31,7%.

I dati andrebbero calati sulle singole realtà regionali. Gli esperti sottolineano che il comportamento dei bambini è fortemente condizionato dalle abitudini degli adulti. "La presenza in famiglia di genitori lettori di libri - è scritto sul rapporto Istat - è il primo fondamentale fattore di promozione della lettura, che favorisce in modo determinante la propensione alla lettura dei bambini e dei giovani".

Il fermento culturale che da alcuni anni ha prodotto nell'Isola un filone di narrativo apprezzato all'estero e le tante iniziative di promozione alla lettura che la Regione incoraggia da oltre un decennio, hanno certamente sensibilizzato anche i giovani all'approccio col testo scritto. La sfida non è facile: la concorrenza di tv e giochi elettronici è spietata.
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