Gli scontri fra milizie iniziati il 26 agosto scorso a Tripoli, in Libia, hanno portato 5mila famiglie a lasciare le loro abitazioni per cercare un rifugio sicuro in un'altra parte del Paese.

Solo ieri i raid militari si sono fermati con un nuovo cessate il fuoco.

È quanto emerge da una dichiarazione della coordinatrice per la Libia dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), Maria Ribeiro.

Solo negli ultimi due giorni le famiglia sfollate sono state circa 1.700, precisa la dichiarazione pubblicata ieri sul sito dell'Ocha.

Se i combattimenti dovessero riprendere il numero di civili coinvolti nelle violenze è destinato a crescere.

Si parla inoltre di 115 morti e 560 persone ferite negli scontri dell'ultimo mese.

(Unioneonline/s.a.)
© Riproduzione riservata