Vasta operazione antidroga da parte dei carabinieri di Susa (Torino) che hanno eseguito 12 misure cautelari in carcere; 21 le perquisizioni nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Il gruppo di pusher utilizzava una vera e propria "strategia di marketing", consentendo la possibilità di pagare la droga a fine mese, nel giorno in cui i clienti ricevevano lo stipendio, utilizzando codici criptati e consegne rapide in luoghi prestabiliti, tutti modi di battere la concorrenza di altre bande di spacciatori.

Gli acquirenti, che in pegno lasciavano documenti, smartphone o tablet, erano studenti, operai, impiegati e anche una giovane coppia di genitori che andavano a comprare la droga con il figlioletto nel passeggino.

Centinaia le dosi che venivano vendute ogni settimana, comprese quantità importanti di metadone.

(Unioneonline/s.s.)
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