Una beffa incredibile per un automobilista cagliaritano: Efisio Gabba si è dovuto rivolgere a una legale, Monica Puggioni, perché ha la "colpa" di aver presentato denuncia di furto troppo presto.

Una vicenda paradossale quella che sta vivendo il settantunenne cagliaritano.

Durante la notte del 2 luglio, è stato svegliato da un botto: si è affacciato e ha scoperto che la Yaris della figlia era stata danneggiata.

Non potendo fare niente, si è rimesso a letto.

E l'indomani mattina ha scoperto che il danno era stato provocato dalla sua Panda che era stata rubata.

Ha presentato denuncia e, proprio mentre era dai carabinieri, ha ricevuto la telefonata della Polizia locale che lo avvertiva del ritrovamento dell'utilitaria.

La Panda era andata a schiantarsi contro un'altra auto a Sant'Elia.

A quel punto si è rivolto alle assicurazioni delle due auto. Che lo hanno indirizzato al "Fondo di garanzia vittime della strada" che serve, appunto, per assicurare un risarcimento dei danni causati dalla circolazione stradale in caso di veicoli non identificati, non assicurati o con imprese di assicurazione in liquidazione. E nel caso di "danni causati da veicoli posti in circolazione contro la volontà del proprietario".

Tutto a posto? No. Il 23 luglio riceve una lettera sconcertante. "Come previsto dall'articolo 122 comma 3 del Nuovo codice delle assicurazioni - si legge nelle missiva - in caso di furto il Fondo di garanzia vittime della strada interviene a partire dalle ore 24 del giorno in cui è stata presentata la denuncia".

In pratica, non avrebbe diritto al risarcimento perché avrebbe presentato troppo presto la denuncia.

Marcello Cocco
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