Si chiamano Silvia Marchesan e Giorgio Vacchiano, e sono tra gli undici migliori scienziati emergenti al mondo.

A selezionarli la prestigiosa rivista Nature, che ha dedicato loro un articolo dal titolo "Il mondo ai loro piedi".

I due scienziati italiani, che si sono classificati rispettivamente al sesto e all'undicesimo posto, sono stati scelti fra cinquecento profili: il requisito era aver pubblicato almeno un articolo nelle 82 riviste del Nature Index nel 2017, che traccia articoli scientifici di alta qualità.

Silvia MArchesan, mamma di un bambino di quattro anni e professoressa associata del dipartimento di Chimica organica dell'università di Trieste, dove si è laureata nel 2004, ha trascorso un periodo all'estero per poi fare ritorno in Italia.

Al termine della laurea un dottorato in Chimica a Edimburgo, infine la ricerca a Londra, in Finlandia e in Australia. Nel 2013 è rientrata in Italia ottenendo i fondi per il progetto Sir del Miur. Da lì ha avviato un suo laboratorio all'ateneo di Trieste. Tra i suoi ambiti di studio c'è lo sviluppo di un idrogel – un composto di proteine che si auto-assemblano - utile a riparare i tessuti del corpo e rilasciare farmaci. Un prodotto che ha un costo contenuto.

Giorgio Vacchiano, 38enne studioso del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, si occupa di Assestamento Forestale e Selvicoltura. In passato ha lavorato sulla modellazione forestale per la Commissione europea. A lui il merito di introdurre modelli matematici nella gestione delle foreste, che consentono di analizzare le conseguenze di incendi boschivi e di altri "disturbi naturali" sulle foreste temperate europee. I suoi ultimi studi sono inoltre concentrati sui cambiamenti climatici e su come mitigarne gli effetti sulle foreste.

I primi tre scienziati selezionati da Nature sono invece Dane deQuilettes, del Massachusetts Institute of Technology (Usa), che lavora su come ridurre il costo dell’energia solare con la perovskite, quindi Sarah Garfinkel, dell’università del Sussex, con studi sul corpo e la mente, e Binghui Ge, dell'Accademia cinese delle scienze, che analizza la microscopia a elettroni.

(Unioneonline/v.l.)
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