Comincia sotto i peggiori auspici il vertice sui migranti di Salisburgo, che si è aperto ieri con la cena informale dei capi di Stato e di governo.

Dopo un lungo silenzio è tornato a parlare il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: "Basta al gioco delle colpe sull'immigrazione, non possiamo più essere divisi tra coloro che vogliono risolvere i problemi e coloro che vogliono usarli per un guadagno politico", ha ammonito.

"Bisogna affrontare il tema dell'immigrazione - ha aggiunto - senza retorica e puntare a risolverlo cooperando tra i diversi Paesi".

Un chiaro attacco ai sovranisti, e alle politiche del nostro Paese.

Tanto che è arrivata, immediata, la replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "L'immigrazione non è una questione elettorale, ma un tema importante di fronte al quale la politica deve essere pronta ad assumersi responsabilità", ha affermato l'inquilino di Palazzo Chigi, per poi lanciare una proposta. "Chi non accoglie i migranti versi un contributo economico".

La sensazione è questo vertice si riveli l'ennesimo flop, con i Paesi Ue che resteranno sordi alle varie richieste italiane: la riforma di Dublino e le modifiche di Sophia, missione militare che si occupa anche di salvataggi e le cui navi sbarcano sempre in Italiaò.

Il padrone di casa, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, chiude ancora le porte ai ricollocamenti: "Il punto non è tanto ricollocare i migranti, quanto controllare le frontiere esterne".

(Unioneonline/L)
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