Torturata e costretta a prostituirsi dai suoi vicini di casa.

Questa la storia di Regina, 28enne di Albano Laziale (in provincia di Roma), che dopo la morte della madre si è avvicinata a un'amica di nome Roberta.

Non poteva immaginare che la donna, 32 anni, insieme a sua madre 52enne e al suo fidanzato 26enne, sarebbe diventata la sua aguzzina: per mesi i tre vicini di casa l'hanno obbligata a vendere il proprio corpo fino a quando, lo scorso 3 luglio, la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione, trovando la 28enne piena di lividi, contusioni e in stato di choc.

La vicenda è stata ripercorsa dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", che ha svelato come la 28enne venisse seviziata e picchiata qualora non riuscisse a consegnare ai tre almeno 800 euro al mese.

Una volta Regina è stata aggredita dall'uomo con un ferro da stiro: "Mi ha messo due stracci in bocca per non far sentire le urla e mi ha portato nello sgabuzzino, mi ha tirato giù i pantaloni e mi ha bruciato con un ferro da stiro rovente sul sedere e sulla schiena. Calci e pugni in volto, ferite con un coltello e un cucchiaio incandescente sulla fronte", ha raccontato la 28enne agli inquirenti.

Sul suo corpo sono state trovati tagli e segni di bruciature di sigaretta.

(Unioneonline/F)
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