La scuola è iniziata ma non per tutti. Molti bambini diversamente abili in Sardegna sono rimasti a casa.

"Le scuole non hanno nominato tutti gli insegnanti di sostegno: i dirigenti devono attingere da una stessa graduatoria e ci sono dei tempi tecnici, dettati dalla burocrazia.

Così i nostri bambini non possono iniziate le lezioni come tutti gli altri": questo lo sfogo di uno dei tanti genitori costretti a tenere a casa i figli disabili.

"Mio figlio oggi - prosegue un papà di un bimbo che avrebbe dovuto iniziare la terza elementare in un paese dell'hinterland di Cagliari - sarebbe dovuto essere a scuola con i suoi compagni. Avrebbe dovuto vivere il rientro in classe con tutti gli altri. Invece niente. L'insegnante di sostegno non è stato nominato: c'è una graduatoria da cui attingono tutte le scuole e le chiamate sono iniziate solo venerdì scorso. La dirigente sta facendo il possibile ma ci sono dei tempi tecnici. Non solo: ai nostri bambini non è garantita la continuità. L'anno scorso nostro figlio aveva una insegnante molto brava. Impossibile però confermarla perché non di ruolo".

Così tanti genitori non hanno idea di quando i loro figli potranno iniziare la scuola. Le situazioni in tutta l'Isola sono numerose.

"Dobbiamo aspettare. Stanno rubando tempo all'educazione dei nostri bambini trattati sempre come cittadini di seconda categoria".

Matteo Vercelli

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