Primo giorno di scuola e primo giorno di pesantissimi disagi per gli studenti pendolari di Burcei. La corriera che verso le 13,30 riporta in paese parte dei ragazzi, sale a stento sui tornanti della provinciale Campuomu-Burcei. Si ferma un paio di volte per dare "respiro" e "vita" al motore. Poi riesce ad arrivare in paese.

Va molto peggio un'ora e mezza dopo: la corsa delle 15, si interrompe tre chilometri dopo Campuomu nella zona di "Is arangius".

Ci sono una quarantina di pendolari, compresi qualche operaio. Solita beffa, il motore è esausto, il pullman non riesce più ad andare avanti, si blocca proprio all'altezza di una curva. E ai pendolari non resta che chiamare a casa o a cercare amici per avere il passaggio necessario per poter arrivare in paese, distante ancora pochi chilometri. Succede da anni, è successo oggi al primo giorno di scuola.

Monta così la protesta e la rabbia dei pendolari, del sindaco Giovanna Zuncheddu e dell'assessore Gianni Lobina in transito sulla strada.

"Siamo alle solite", dice Giovanna Zuncheddu, basta. "Lo scorso anno l'Arst ci ha promesso di destinare per Burcei dei mezzi idonei, perfettamente efficienti. Invece no: le corriere destinate a Burcei continuano ad essere vetuste, vecchie e che si fermano per strada. Porteremo a Cagliari la protesta degli studenti".

Gianni Lobina: "È una vergogna: tra l'altro anche oggi in strada si è creata una situazione di pericolo, con la corriera ferma in curva: ovviamente è stata installata la necessaria segnaletica di emergenza in attesa dell'arrivo dei meccanici. Le auto in arrivo da Burcei per riportare a casa la gente hanno dovuto fare inversione di marcia in condizione di pericolo. Basta con questi disagi. I pendolari pagano biglietto e abbonamento. I pullman devono essere perfettamente efficienti. No si può andare avanti così".

Zelinda Zuncheddu ha due figli studenti pendolari. Uno, oggi è arrivato in paese all'ora stabilita. L'altro è rimasto in strada.

"È tornato con un'auto di passaggio. Questa situazione non può continuare. Succede sempre più spesso".
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