Il Comune di Oristano revoca la convenzione con la San Quirico Solar Power, la ditta che intende realizzare un impianto termodinamico ai piedi del Monte Arci tra San Quirico e Tiria.

Non solo, il sindaco Lutzu ha anche scritto al presidente del Consiglio Conte per esprimere al totale contrarietà a questo progetto.

La convenzione, che era stata firmata nel 2014 per definire i rapporti tra il Comune e la società per l’installazione dell’impianto, è stata revocata questa mattina dalla Giunta comunale.

Il sindaco ha ribadito che "la posizione dell’amministrazione è nota da tempo e oggi la ribadiamo con un nuovo atto formale che fa seguito a quelli già adottati nei mesi scorsi e conclude la procedura di revoca avviata a marzo 2018. Deve essere chiaro che Oristano è contraria a questo impianto".

Il sindaco ha ribadito: "Non svendiamo il nostro territorio, la nostra economia e il nostro tessuto sociale per una manciata di euro. La convenzione prevedeva che la società versasse 50mila euro al Comune all’anno, ma deve essere chiaro che il Comune è contrario a quell’impianto".

La posizione del Comune è stata ribadita dal sindaco anche in una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e indirettamente sarà espressa anche all’interno del Consiglio delle autonomie locali per chiedere di inserire nella nuova legge urbanistica norme che impediscano lo scippo a danno dei comuni della capacità di governo del territorio.

"Non richiederemmo il suo autorevole intervento se le norme urbanistiche ci consentissero di scegliere la destinazione d’uso dell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto, che passerebbe da zona agricola a zona produttiva contro la volontà del territorio – ha scritto Lutzu al premier Conte - Le attuali norme infatti, a seguito di una recentissima legge regionale, non consentono più alle amministrazioni locali di decidere autonomamente per tale tipo di impianto. Mi rivolgo quindi a lei per chiedere il suo autorevole intervento presso la Regione Sardegna e nelle sedi opportune, per fermare una volta per tutte questo tentativo di violare il nostro territorio in dispregio della volontà popolare”.
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