Non si può aspettare oltre, i siti sfruttati dalle concessioni minerarie stanno diventando un pericolo per cose e persone. Proprio per questo l'amministrazione guidata da Rita Aida Porru chiede alla Regione Sardegna di accelerare sui tempi di bonifica di queste aree perché non succeda l'irreparabile.

Infatti nel sito in agro di Nurallao denominato Funtana Mayori 2 la situazione è in uno stato di degrado tale da far temere per la caduta a valle di massi e argilla. Diversi torrioni di dolomia sono infatti in movimento e questo sta creando anche delle spaccature nel terreno.

L'amministrazione chiede l'intervento della Regione (foto Sonia Gioia)
L'amministrazione chiede l'intervento della Regione (foto Sonia Gioia)
L'amministrazione chiede l'intervento della Regione (foto Sonia Gioia)

L'area è abbastanza frequentata anche da cacciatori e ragazzi che nelle vasche che si formano vanno persino a pescare.

"La recinzione che c'è - dice la prima cittadina - non è abbastanza soprattutto senza una custode che vigili e se i massi dovessero cadere comprometterebbero le attività presenti come agricoltura e allevamento ".

Oltre che paura per le frane c'è il timore per le condizioni del fiume che passa anche in paese. "L'acqua che scende - spiega il vice sindaco Piero Onnis - porta con se anche l'argilla che si deposita sul fondo innalzando il livello del fiume, c'è il serio rischio di esondazioni che interesserebbero il centro abitato".

L'area è abbastanza frequentata (foto Sonia Gioia)
L'area è abbastanza frequentata (foto Sonia Gioia)
L'area è abbastanza frequentata (foto Sonia Gioia)

La Regione ha già sollecitato la società ( SVI.Mi.SA) che aveva in concessione l'area di procedere alle dovute bonifiche e ripristino ambientale ma proprio in questi giorni è in corso una causa a riguardo.

Il timore del comune è proprio quello che il ripristino ambientale possa ricadere sulle casse del municipio si parla di milioni di euro per danni causati da terzi che metterebbero in ginocchio un paese.
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