È finito in carcere B.A., 21enne residente nel Modenese accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Il giovane, al centro delle indagini effettuate dai carabinieri di Ischia e avviate nel novembre 2017 dopo la denuncia del padre di una delle vittime, adescava ragazzine attraverso Instagram e WhatsApp.

Poi, dopo aver instaurato una sorta di relazione sentimentale e catturata la loro fiducia, si faceva inviare foto e video a sfondo sessuale. Inoltre, per ottenere altro materiale, le minacciava di diffondere quanto già in suo passesso se non avesse ricevuto altro.

In casa, i militari gli hanno sequestrato computer, hard disk e smartphone sui quali, grazie a un'apposita consulenza, sono stati ritrovati ulteriori video e immagini.

Per gli inquirenti le ragazzine cadute nella trappola, almeno 26 quelle individuate, potrebbero essere molte e trovarsi in varie zone d'Italia.

(Unioneonline/s.s.)
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