Due rose di pallini, esplose da un fucile da caccia, per uccidere i suoi due figli gemelli, Paolo e Claudio Calledda, quelli che a Mandas tutti chiamavano affettuosamente "i bambini" anche se avevano 42 anni.

A premere il grilletto è stata Angela Manca, vedova di 64 anni, la loro mamma. Che poi ha rivolto l'arma verso se stessa e si è sparata all'addome.

Quei colpi, nel silenzio dell'ora di pranzo, hanno fatto scattare subito l'allarme e i soccorsi sono arrivati immediatamente.

La donna, che non si è ferita mortalmente, è stata portata in elicottero al Brotzu di Cagliari, dove è ricoverata dopo aver perso molto sangue ed essere stata sottoposta a un intervento. Ora è in rianimazione: le sue condizioni sono stabili.

Dalle prime ricostruzioni non si è trattato di un gesto d'impulso, ma ben studiato.

Mamma Angela, il cui marito è morto una decina di anni fa, ha dovuto scoprire dove erano nascoste le chiavi dell'armadio in cui erano stati sistemati i fucili e le munizioni, poi ha aspettato che in casa non ci fossero altre persone che notassero i suoi movimenti, per esempio le due badanti che si davano il cambio tra giorno e notte e le assistenti per i figli, e nemmeno la figlia e il genero (proprietario delle armi).

Il sospetto è che la donna non riuscisse più a sopportare il grande peso delle responsabilità di quei due figli disabili, che dovevano essere accuditi in tutto, e per i quali il futuro riservava grandi incognite.

E proprio per questo ieri ha deciso per una soluzione drammatica.

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