Proseguono senza sosta le ricerche di Dino Robotti, il corallaro di 38 anni disperso da ieri al largo di Capo Caccia.

In mare le motovedette della Capitaneria e i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Partecipano alle perlustrazioni anche i colleghi più esperti dello sfortunato sub, Fausto Troisi e Tore Lai, punto di riferimento nell'ambiente dei cacciatori di oro rosso.

I decani dei corallari, con il loro personale Rov, si sono affiancati nelle perlustrazioni alle motovedette della Capitaneria di Porto impegnate dall'alba di questa mattina a battere a tappeto un ampio tratto di mare.

Si cerca dove il Rov dei vigili del fuoco di Cagliari ieri avrebbe intercettato il punto di immersione e il pallone utilizzato dallo sfortunato sommozzatore.

Il comandante della Capitaneria di Alghero, Roberto Fronte, ha annunciato l'arrivo di un sottomarino più performante, facendo sapere che le ricerche non saranno facili, anche a causa della forte corrente di maestrale.

Intanto non sono mancate delle polemiche sulla carenza di attrezzature per le ricerche a mare.

Il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, ha fatto sapere che il Rov utilizzato nel primo giorno di perlustrazione si è guastato ed era l'unico in dotazione per la Sardegna.

In attesa che ne arrivi un altro da Roma, sono stati dei privati a mettere a disposizione della Guardia costiera i loro robot sottomarini.

Critico il segretario regionale Pietro Nurra: "Un robot in più – ha detto - avrebbe permesso di accelerare i tempi di ritrovamento e recupero".

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