"Così voleva papà", queste le parole che il figlio di Giampiero Todini, morto a Sassari alcuni giorni fa, ha usato per spiegare i modi in cui è stato commemorato suo padre, ossia una cerimonia con richiami fascisti.

In poche ore il caso è salito alle cronache nazionali, con le immagini diffuse grazie al video pubblicato su Facebook. "L'ho pubblicato io stesso quella sera - ha spiegato Luigi Todini - poi il social network l'ha bloccato".

Il funerale, col picchetto d'onore per il professore di Storia del Diritto italiano, si è svolto alla chiesa di San Giuseppe: nella sequenza si vede un gruppo di giovani intorno alla bara e il responsabile cittadino di CasaPound che posa sul feretro il tricolore di Salò. Poi il grido: "Camerati, attenti", e infine il saluto romano.

Sulla vicenda la Curia di Sassari ha diffuso una nota per spiegare che il sacerdote ha solo accolto la salma e ha rispettato le norme liturgiche e canoniche, in chiesa quindi si è svolto tutto secondo le regole. Il saluto fascista alla salma, infatti, è arrivato sul suolo che non è di pertinenza della parrocchia.

Dure invece le parole del presidente della Regione, Francesco Pigliaru: "Sassari e l'intera Sardegna non meritano lo spettacolo offerto da un gruppo di nostalgici condannati dalla storia e messi fuori legge dalla nostra Costituzione".

(Unioneonline/s.s.)

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