In una semplice "i" c'è tutta la differenza del mondo. Tutto quello che passa tra il rimanere in Europa rispettando le regole che ci siamo imposti con il Trattati di Maastricht e l'uscirne, o essere destinatri di procedure di infrazione e sanzioni.

"Ho detto sfioreremo il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil, non sforeremo", ha affermato Matteo Salvini intervistato a Radio 24 sulla legge di bilancio che sarà approvata in autunno. "Noi vogliamo rimanere sotto il limite imposto dall'Europa facendo tutto quello che gli italiani ci chiedono di fare".

E sui dubbi dei mercati che fanno lievitare lo spread il ministro dell'Interno rassicura: "Saremo compresi dai fatti. Mi stupisce che non si apprezzi il fatto che manteniamo gli impegni presi in campagna elettorale. In passato il Pd ha fatto quello che diceva l'Europa, gli italiani non stanno meglio e c'è più debito".

Nella prossima manovra, spiega il leader del Carroccio, "ci sarà l'avvio di quello che ci siamo impegnati a fare nei prossimi cinque anni".

In sotanza: "Non ci sarà tutta la flat tax, il reddito di cittadinanza e l'intervento sulla legge Fornero. Non posso pretendere che l'anno prossimo tutti paghino il 15% di tasse, ma nella manovra ci sarà un primo passo e tanti italiani, tanti artigiani e tanti professionisti pagheranno meno tasse".

(Unioneonline/L)
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