Ordinate, disposte su due file, in preghiera: a Cabras oggi è stato il giorno delle donne, scalze e con indosso il costume tradizionale.

Stamattina hanno percorso i sentieri sterrati del Sinis per riportare il simulacro di "Santu Srabadoeddu" da San Salvatore alla chiesa di Santa Maria Assunta dove rimarrà custodito per un altro anno intero. Lo stesso tragitto che ieri sera hanno calpestato i mille curridoris in occasione della corsa degli Scalzi.

Le 400 donne hanno rinnovato il voto tra lacrime e commozione, sudate, doloranti, ma contente di avercela fatta ancora e nell'antico villaggio di San Salvatore cala il sipario sulla festa tradizionale. Le porte di quelle piccole case di fatte di mattoni di terra cruda che in passato venivano utilizzate nei periodi della raccolta del grano, dopo una settimana di festeggiamenti in onore al Santo sono state chiuse. E a San Salvatore torna a regnare il silenzio.
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